Dal calcio al Covid: la testimonianza di Francesco Orazi

Nei giorni scorsi vi avevamo fatto conoscere la storia di Lorenzo Galantini, che dal campo di calcio si trova ora impegnato in corsia nell’ospedale di Piacenza per combattere il Covid-19 (clicca qui per leggere la sua testimonianza).

Oggi, invece, parliamo di un altro infermiere gualdese, ex centrocampista di Gualdo e Cerqueto, anche lui in prima linea in questa fase di emergenza. Si tratta di Francesco Orazi, che da diverso tempo si è stabilito a Bologna.

Lavoro al Policlinico Sant’Orsola di Bologna, nel reparto di chirurgia d’urgenza” ci racconta Francesco “anche se ormai è un ex reparto, dato che in questa situazione è diventato post-rianimazione Covid più Padiglione 5, completamente smantellato ed adibito solo all’accoglienza di pazienti positivi.
Come è stato l’impatto con questo virus sconosciuto? “La verità è che fino a quando non l’ho toccato con mano non sapevo se credere o meno a tutto quello che raccontava la TV” ci confessa Francesco. “Se ne sentivano tante, forse troppe. Quando invece il nostro reparto è diventato reparto Covid, dopo una prima fase di assestamento abbastanza caotica, ho capito quanto erano reali il problema e l’emergenza. E’ stato un periodo pieno di conoscenze e nuove nozioni da dover imparare. E’ vero, l’università ci insegna a trattare ogni individuo come potenzialmente infetto da qualcosa, ma nessuno mi ha mai insegnato che dovevo vestirmi da cima a fondo con caschi respiratori, camici e doppia mascherina..

Com’è attualmente la situazione a Bologna e nella Regione? “Diciamo che ora è rassicurante” ammette Francesco. “Devo spezzare una lancia a favore della Regione, che è riuscita ad adibire un intero padiglione per dare posti letto ai pazienti Covid, tutto in una settimana. Tutti sono molto ligi al dovere e al rispetto delle regole stabilite. Bravi sì, ma le difficoltà ci sono, è innegabile. Si cerca di lavorare nel modo più sicuro possibile, a volte ci si riesce a volte no“.

I momenti più difficili? “Di sicuro lo smantellamento del reparto esistente, la costruzione di un reparto totalmente nuovo e la curiosità di chi sarebbe arrivato da lì a breve, ma soprattutto le condizioni. Lavorativamente parlando non è cambiato niente: magari si lavora un po’ più scomodi, ma il mestiere dell’infermiere è rimasto come prima del Covid“.

Francesco Orazi in azione ai tempi del Gualdo, stagione 2011-12.

In campo Francesco è un mediano, un ruolo al quale anche Ligabue ha dedicato una canzone. Nei versi di “Una vita da mediano” si dice che lui è “sempre lì, lì nel mezzo” . E Francesco Orazi sta tenendo fede al suo ruolo.

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