Il Gualdo Casacastalda alza la voce

Canone-Idrico

Con una lettera aperta inviata agli enti preposti, il Gualdo Casacastalda chiede di revisionare la tariffa del servizio idrico giudicata inadeguata e sproporzionata.
Ecco il testo integrale della lettera che la società gualdese ha inoltrato all’ATI 1 di Città di Castello, all’Umbra Acque S.p.A. ed al Comune di Gualdo Tadino.

Le difficoltà in cui versano attualmente le società sportive sono sotto gli occhi di tutti. La crisi che da quasi dieci anni ha investito duramente il nostro territorio, e della quale non si vede la fine, costringe i dirigenti che sostengono le attività sportive a sacrifici enormi e sempre meno sopportabili.
Al fine di mantenere questo servizio in favore della comunità e in special modo dei giovani, che si basa esclusivamente sui contributi economici e sulla sensibilità di un numero sempre minore di aziende, sul volontariato e sull’autotassazione dei soci, diventa indispensabile un patto tra società sportive ed enti pubblici.
Esattamente l’opposto di ciò che sta accadendo sul fronte delle tariffe del servizio idrico, una situazione che ha dell’allucinante.
Alla nostra società sportiva, come immaginiamo anche a tutte le altre che fanno parte dell’Ati 1 e che non utilizzano l’acqua a carico dei Comuni, viene applicata la tariffa per uso extradomestico, equiparata quindi a quella di un’azienda. Tra quota fissa e variabile l’importo si aggira intorno ai 4,70 euro al mc. Un costo pazzesco, considerato che l’utilizzo esclusivo che viene fatto dell’acqua è per le docce e per il lavaggio degli indumenti da gioco. Quindi soltanto per l’attività istituzionale della società sportiva.
A tal proposito abbiamo più volte sollecitato il Comune di Gualdo Tadino e il suo sindaco a farsi portavoce nei confronti degli organi competenti di questa situazione che mette a serio rischio il prosieguo della stessa attività sportiva.
Chiediamo che i Comuni facenti parte dell’Ati 1, i quali continuamente sottolineano e riconoscono pubblicamente l’importanza e il ruolo indispensabile delle società sportive nel tessuto sociale, di intervenire rapidamente per cancellare quella che definiamo senza mezzi termini un’autentica vergogna, assegnando alle società sportive dilettantistiche una tariffa consona alla loro attività sociale e con effetto retroattivo, come avvenuto in altre zone d’Italia dove i costi sono stati abbattuti dell’80% con l’applicazione di tariffe di appena 30 centesimi al mc.
Pertanto si richiede la convocazione urgente di un tavolo tra tutti i soggetti interessati.
Distinti saluti.

IL PRESIDENTE
Fabrizio Rinaldini

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