Botta e risposta tra il Comune di Gualdo Tadino e l’USD Angelo Barberini Flaminia sulla questione antistadio.
Ieri avevamo pubblicato una lettera aperta della società calcistica gualdese, che diceva la sua riguardo ai lavori di risistemazione del manto iniziati nella giornata odierna di lunedì 3 dicembre.
Oggi, è arrivata la risposta del primo cittadino Massimiliano Presciutti.
“Con profonda amarezza e dispiacere mi trovo costretto a scrivervi rispetto ad un’uscita a mezzo stampa che non rappresenta in alcun modo la verità dei fatti. Andiamo con ordine. Lo scorso 25 luglio 2017 la Lega Nazionale Dilettanti, a firma del Dott. Andrea Redatti, comunicava in via ufficiale a codesto Ente, che il campo in erba sintetica sito presso il Centro Sportivo Nello Saltutti, ossia “Antistadio”, non essendo più omologato in deroga per le gare ufficiali, poteva essere utilizzato solo per gli allenamenti.
Tale comunicazione veniva condivisa immediatamente al gestore. Pertanto, da quella data, nella struttura non vi sono più svolte gare ufficiali, pur garantendone la funzione per gli scopi consentiti. Contestualmente, al fine di stabilire la completa operatività della struttura, il Comune di Gualdo Tadino si è da subito adoperato per presentare nell’ambito del Bando “Sport e Periferie” un adeguato progetto di rifacimento complessivo dell’impianto medesimo per un importo stimato in circa 800.000 €.
La cosa che mi ha lasciato di stucco è stata la comunicazione della ASL Umbria 1, con Prot. N°.27052 del 26 novembre 2018 indirizzata al sottoscritto e per conoscenza all’Arpa Umbria, nella quale testualmente si leggeva che: “alcune segnalazioni esclusivamente telefoniche riferivano delle problematiche del campo sportivo in erba sintetica, pertanto si è ritenuto opportuno eseguire un sopralluogo congiunto con i competenti uffici comunali, al termine del quale si è ritenuto che l’utilizzo del campo sportivo così deteriorato debba essere inibito fino a totale ripristino di un manto erboso idoneo”.
Appare del tutto evidente quindi come il sottoscritto non potesse fare altro se non dare seguito ad un ordine perentorio dell’autorità preposta al controllo, dandone immediata comunicazione al gestore.
La cosa che più amareggia è il metodo con il quale è stata coinvolta l’ASL, con la quale peraltro vi è da sempre una totale e reciproca collaborazione istituzionale. C’è, infatti, chi ha preferito agire maldestramente in forma autonoma e senza condivisioni delle relative problematiche e delle possibili soluzioni, piuttosto che comunicare in forma ufficiale al Comune, proprietario dell’immobile, al gestore ed alla ASL medesima la necessità di un confronto teso all’individuazione di una soluzione condivisa.
Se c’è stata mancanza di rispetto e considerazione ad essere vittima in prima persona sono il Comune, proprietario, ed il gestore. Per quanto concerne i consigli che gentilmente ci avete voluto dare, voglio rendervi partecipi che in questi anni di mandato abbiamo investito nell’impiantistica sportiva più di 600 mila euro, per risolvere problemi che da decenni venivano sempre solo ed esclusivamente rimandati.
So bene che alcuni di questi interventi, non ancora ultimati, stanno creando dei disagi alle famiglie, ma dopo tanti anni di mancato interesse abbiamo investito, e continueremo a farlo, risorse nello sport e nelle strutture dove quotidianamente centinaia di bambini svolgono una sana attività fisica e vivono le loro prime emozioni sportive. Tutti noi abbiamo l’obbligo di fare tutto il possibile per non deludere le aspettative di questi bambini e di continuare a farli sognare, l’importante è che lo si faccia sempre con senso di responsabilità, senza presunzione, evitando magari di scadere in atteggiamenti che non aiutano alla risoluzione dei problemi, ma rischiano inutilmente di amplificarli.
Questa la verità dei fatti. Confermiamo che stiamo operando nella maniera più celere possibile per affrontare e risolvere una problematica non certo da noi causata. In attesa di poterci incontrare presto vi saluto cordialmente.“