In settimana è arrivato l’ok per il suo tesseramento: domenica sera, ad Urbania, il Basket Gualdo potrà contare anche sull’apporto di Temitayo Shittu.
Sicuramente è il colpo ad effetto del mercato gualdese, che però ha dovuto saltare le prime due partite per problemi burocratici nel suo transfer. Ora che tutto è stato risolto, gli appassionati del Basket Gualdo saranno curiosi di vedere all’opera questo ragazzone di circa due metri che promette di fare faville sul parquet.
Shittu, parlaci un po’ di te. Qual è stato il tuo percorso fino ad oggi?
“Mi chiamo Temitayo Shittu e sono nato ad Harrow, un borgo di Londra. Poi, a 10 anni, con la mia famiglia ci siamo trasferiti a Toronto, in Canada. Ho giocato a calcio da bambino, fino a quando ho scelto il basket una volta arrivato alla high school. Dopo essermi diplomato, ho giocato per un anno nella Athlete Institute Academy: è un centro rinominato in Canada dove sono passati anche due atleti NBA come Jamal Murray e Thon Maker. Dal 2013 al 2016 ho giocato con la Saint Francis Xavier University, poi un brutto infortunio mi ha tenuto fuori per circa un anno e mezzo. Lo scorso anno, invece, ho fatto parte dell’Acadia University.”
Come sei arrivato a Gualdo, considerando che si tratta della prima esperienza nel nostro paese?
“Ho scelto Gualdo per la sua tradizione e per i successi che la squadra ha avuto nel passato. Abbiamo discusso insieme al mio agente ed abbiamo pensato che sarebbe stata la scelta giusta per il mio primo anno di basket da “pro“. Nel mio animo ho sempre voluto essere un vincente, e voglio portare la mia energia positiva al team: vogliamo andare ai playoff e farci notare.”
Cosa pensi di questi primi mesi trascorsi a Gualdo?
“Ho veramente apprezzato l’atmosfera, tutti mi hanno accolto molto bene. Piano piano sto imparando la lingua e sto iniziando a capire anche come si vive qui. La città è piccola ma ha una atmosfera familiare ed è un particolare che apprezzo molto. Gualdo è una città molto bella e mi sto godendo ogni singolo momento che trascorso in Piazza (con la P maiuscola) o anche passeggiando. Per quanto riguarda il mio inserimento in squadra, devo dire che i miei compagni mi hanno coinvolto sia in campo che fuori dal parquet. Tutti vogliono vincere e penso che si possa costruire una bella cultura di squadra: sono sicuro che le cose positive che coach Luca Paleco pensa di noi si avvereranno“.