Dopo la pesante ammenda di 1.000€ inflitta al Cerqueto dopo l’ultimo match di Torgiano, la società gualdese alza la voce.
Nel comunicato ufficiale uscito ieri sul sito del Comitato Regionale Umbro, si legge che il Cerqueto è stato multato di 1.000€ per presunti comportamenti ingiuriosi e, addirittura, per gravi insulti di carattere sessista rivolti all’arbitro.
“Quanto riportato non corrisponde alla verità dei fatti” tuona il Cerqueto in un comunicato stampa. “Durante l’intera gara non si sono verificati episodi che possano minimamente giustificare accuse di questo genere, quanto meno non da parte dei tifosi del Cerqueto, che erano anche in netta minoranza giocando in trasferta. Le parole e i comportamenti attribuiti alla nostra società non appartengono alla realtà e, soprattutto, non rispecchiano i valori del Cerqueto Calcio, fondati sul rispetto, sulla correttezza e sulla passione per lo sport.“
La società del presidente Pieretti ci tiene a precisare che è la prima a riconoscere i propri sbagli. “Lo scorso anno, ad esempio, nella gara contro lo Spoleto, ci assumemmo le nostre responsabilità senza esitazione, perché per noi la trasparenza e l’onestà vengono prima di tutto. Questa volta, però, non possiamo farlo: non ci sono colpe da assumersi, perché non ci sono state offese né atteggiamenti offensivi o discriminatori.“
Per questo motivo, continua la nota diffusa dal Cerqueto, la società “ha già presentato ricorso ufficiale, certa che nelle sedi competenti emergerà la verità e verrà riconosciuta l’infondatezza di questa sanzione. Il Cerqueto Calcio da sempre si distingue per il comportamento corretto dei propri tesserati e per l’impegno a mantenere un ambiente sportivo sano, inclusivo e rispettoso. Accuse di questo tipo colpiscono profondamente chi ogni giorno lavora con sacrificio per portare avanti una realtà calcistica genuina e radicata nel territorio. Allo stesso tempo, la nostra società esprime piena solidarietà alla classe arbitrale e alle donne che ne fanno parte, riconoscendo il loro impegno. Siamo e saremo sempre al fianco di chiunque subisca discriminazioni, in qualunque ambito, sportivo o sociale“.
Il comunicato del Cerqueto si chiude con la speranza che “venga fatta piena chiarezza e che sia restituito il giusto rispetto a una società che, a prescindere dai risultati in campo, ha sempre messo la lealtà sportiva al primo posto“.

