Dopo una entusiasmante rincorsa nel girone di ritorno, il Gualdo Casacastalda ha raggiunto il suo obiettivo e domenica disputerà l’andata della semifinale playoff contro il Casa del Diavolo. In vista di questo fondamentale spareggio playoff, abbiamo intervistato in esclusiva il presidente del sodalizio gualdese, Fabrizio Rinaldini.
Presidente, a dicembre il progetto sembrava in discussione. Poi cosa è successo in questi mesi?
“Beh in primis la società è stata fantastica, ha fatto quadrato ed ha deciso di proseguire il percorso avviato in estate con questi giocatori e questo staff. Ad oggi, possiamo dire che la scelta è stata giusta. Il mercato di dicembre è stato limitatissimo con solo qualche piccolo aggiustamento, vedasi il portiere fuoriquota e una prima punta.”
Che playoff bisogna aspettarsi? Ci sono tutte squadre che hanno terminato vicinissime la regular season..
“Sinceramente ho massima fiducia nei ragazzi, che si sono dimostrati un gruppo veramente eccezionale e sono un vanto per me. Sono sicuro che si impegneranno alla morte, poi il campo darà il suo verdetto. L’unica cosa che mi sento di dire è che l’esito dei playoff comunque sia non dovrà inficiare sulla stagione positiva che è stata fatta: i ragazzi ci hanno messo l’anima, sono tutti o quasi del posto e percepiscono rimborsi quasi simbolici rispetto ad altre realtà, ma nonostante ciò hanno guardato solo l’interesse ed il bene del collettivo.”
Dopo sei anni il Gualdo torna a giocare dei playoff, anche se di Promozione. Confidi in un buona presenza allo stadio?
“Sì, spero che la città sia dietro alla squadra che sul campo ha dimostrato il suo attaccamento. Spero quindi che ci sia una buona risposta numerica domenica per sostenere questi ragazzi fino all’ultimo.
Inoltre ci tengo a menzionare anche la grande stagione che sta vivendo il nostro settore giovanile: la Juniores sarà impegnata nei playoff, gli Allievi hanno chiuso nella parte alta della classifica ed i Giovanissimi stanno lottando per vincere il campionato. Questo la dice lunga sulla bontà del nostro movimento.”