Domenica prima sfida casalinga del 2019 per il Basket Gualdo, che ospiterà la capolista Urbania reduce dalla prima sconfitta dopo una serie di 12 vittorie consecutive. Negli anni 2000, la sfida tra Gualdo ed Urbania è stata sempre molto sentita ed ha significato molto.
Nella stagione 2005-06, in serie C1, le due squadre si ritrovarono testa a testa nei quarti di finale playoff, dove Gualdo vinse alla bella davanti a 1500 spettatori al PalaLuzi, ponendo la parola fine su una serie infuocata e contraddistinta anche da alcune tensioni tra le tifoserie.
Le due squadre si riaffrontarono anche nella stagione 2006-07, quella che portò Gualdo alla promozione in B2, e successivamente nella stagione 2011-12, quando il Basket Gualdo ricominciò dalla C2.
La partita di domenica vale molto per la classifica. Gualdo è ancora ultimo, a quota 4 punti, ma a sole due lunghezze dalla zona salvezza rappresentata dal terz’ultimo posto. Urbania, invece, è prima: ha vinto tutte le partite del girone d’andata ed ha perso solo domenica scorsa in casa contro Recanati (78-79). All’andata, i marchigiani si imposero 77-55, ma da quella partita tanto è cambiato. In casa Basket Gualdo, coach Palmerini potrà contare anche su un nuovo innesto, Davide Visigalli, che abbiamo presentato in questo articolo qualche giorno fa. Oggi, abbiamo scambiato due chiacchiere con l’ex cestista di La Spezia.
Davide, come mai hai lasciato la Liguria e sei approdato proprio a Gualdo?
“La mia fidanzata è perugina, e già da giugno avevamo deciso di venire a vivere in Umbria viste le nostre situazioni lavorative. Poi, una inaspettata richiesta di lavoro ha cambiato i miei piani personali. Col cuore spezzato ho dovuto abbandonare lo Spezia, ma nella vita vanno fatte delle scelte da uomo e a questi livelli cestistici non si può rinunciare ad offerte lavorative irripetibili per lo sport. Arrivato in Umbria poi si è materializzata la possibilità di questa nuova avventura e sono stato più che felice di coglierla a braccia aperte. Mi sono ritrovato in poche settimane dal primo posto ligure all’ultimo umbro, ma proprio questa sfida ha acceso ancor più in me il desiderio di giocare e di mettermi ancora una volta in gioco“.
Che tipo di giocatore sei?
“Sono un’ala grande, il cosiddetto 4 atipico che predilige gioco fronte a canestro e tiro da fuori, ma allo stesso tempo mi piace giocare vicino a canestro sfruttando più l’agilità che la stazza. Diciamo che col desiderio che ho di giocare sono disposto a fare tutto ciò di cui c’è bisogno. Per il resto preferisco non svelare altro e lasciare al campo l’ardua sentenza del giocatore che sono“.
Come ti sei trovato in questo nuovo ambiente gualdese?
“Ciò che mi ha davvero colpito è la gioia e il divertimento con cui i miei compagni vivono ogni momento fuori e dentro al campo. Questa cosa è veramente bella e mi rende felice della scelta fatta visto che mi ritrovo appieno in questi valori. In più ritengo che il coach sia la persona giusta a guidare la squadra perché con la sua esperienza e la sua conoscenza aiuta costantemente ognuno a migliorarsi e allo stesso tempo col suo carattere e la sua allegria è davvero parte integrante del gruppo. Spero vivamente che i risultati ci sorridano perché la società, lo staff tecnico e noi giocatori ci meritiamo di dare un seguito all’impegno e all’amore che mettiamo sul campo. Lo stesso amore e la stessa passione che desideriamo trasmettere a chi verrà a vederci“.
Parole da leader per Visigalli, che domenica cercherà di trascinare il Gualdo verso l’impresa contro una storica rivale.