Balducci: “Il derby è elettrizzante”

155425_2581770799106_531488877_nNei derby Gualdo-Gubbio giocati in C2 tra il 2001 ed il 2006, il primatista di presenze in campionato è Roberto Balducci: per lui 8 match giocati, con 3 reti all’attivo. Proprio con il Baldo, oggi allenatore della Pontevecchio in Eccellenza, abbiamo scambiato due chiacchiere alla vigilia di questa partita che lui conosce bene.
Quale derby ricordi con più emozione? “Devo dire che tutti i derby che ho giocato mi hanno lasciato qualcosa dentro, al di là del risultato. Però se proprio ne devo scegliere uno dico l’ultimo in ordine cronologico, quello del 2006 che abbiamo vinto. Dico quello perchè è stato il primo derby vinto da me che mi ha liberato da una sorta di maledizione. Tutti i derby, comunque, mi hanno lasciato emozioni forti e anche delusioni. Come dimenticare il derby giocato a Gubbio nel 2003: vincevamo 1-0 con un mio gol, poi sono stato espulso e dal tunnel ho sentito il boato del loro pareggio al 95esimo… Il derby è un turbinio di emozioni belle e brutte, tutte comunque indelebili“.
Qual è l’aspetto del derby che più ti piace? “Il riscaldamento pre-gara. Quando entri in campo per prepararti, e cominci a vedere lo stadio che si riempie e i cori dei tifosi capisci che stai entrando in un mare in tempesta. A me caricavano anche gli insulti della tifoseria eugubina: anche loro mi davano la carica, i loro fischi per me erano uno stimolo a fare ancora meglio“.
Chi è il giocatore più forte con il quale hai mai giocato un derby? “Ce ne sarebbero molti, ma io dico Juan Martin Turchi. Con lui avevamo una sorta di rapporto simbiotico, ci intendevamo alla perfezione, sia in campo che fuori. Poi grazie a lui ho vinto anche il mio primo derby quindi gli sono grato per questo“.
Il Gubbio ti cercò in quella famosa estate del 2006.. “Sì, esatto. Il mio rifiuto forse fece anche troppo stupore, mentre penso che fosse stato più clamoroso se avessi accettato. Non mi sono mai pentito di quella scelta, sarebbe stata una mancanza di rispetto per la città di Gualdo e per la tifoseria con la quale si era instaurato un rapporto oramai troppo forte. Anche i tifosi eugubini sarebbero stati comunque costretti a tifare un loro rivale storico, quindi non me la sono sentita di sporcare anni di sana rivalità“.
Se dovessi definire il derby Gualdo-Gubbio con una parola, quale useresti? “Bella domanda. Magico come risposta sarebbe banale, perciò ti dico elettrizzante. Domani vorrei essere lì, ma non come allenatore: come giocatore“.

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