Sono passati ben 3543 giorni dal 5 febbraio 2006. Al Luzi va in scena l’ultimo Gualdo-Gubbio: è il Gualdo di Balducci, di Placentino e di Juan Martin Turchi. Siamo al minuto 35’: Balducci, con la sua solita eleganza e la sua stupenda classe, ammaestra un pallone dalle retrovie. Stop di coscia, due palleggi e poi tac, lancio in avanti dove è appostato Turchi. Il pallone telecomandato raggiunge il puntero argentino, che controlla e poi trafigge l’incolpevole portiere eugubino. Un gol fondamentale, che diede la vittoria nell’ultimo derby tra i Pro, raddoppiato poi nel finale da un rigore. Ovviamente sempre con la firma di Re Juan.
Turchi ora è tornato nella sua patria, l’Argentina, ma il suo cuore biancorosso non dimentica mai il posto che lo ha amato come fosse un gualdese da sempre. “Sono due i derby che ricordo con più emozione” ci dice lo stesso Juan “il primo è quello del 2004 vinto 1-0, perché ho segnato il mio primo gol con la maglia del Gualdo che è valso anche i 3 punti. Il secondo è quello del 2006, in cui segnai una doppietta e che fu anche l’ultimo derby da me giocato. Il fatto di abitare a Gualdo ti faceva vivere la settimana del derby in maniera intensa e particolare: in città e fra i tifosi non si parlava d’altro”.
Turchi è rimasto due stagioni a Gualdo, segnando 21 reti in 44 gare, ed è diventato uno dei giocatori più adorati dai gualdesi. “Dal primo giorno che sono arrivato mi sono subito sentito a casa, ho conosciuto persone meravigliose. Porto Gualdo nel cuore e ce lo porterò sempre, faccio il tifo per voi anche da La Plata. Seguo sempre il Gualdo, mi fa un po’ strano vederlo in Serie D perché non se lo merita”.
A distanza di quasi 10 anni, Turchi non ci sarà ma al Luzi sarà di nuovo Gualdo-Gubbio. “Mi auguro che lo stadio sia pieno di gente, emozionata per ritrovare di nuovo questo benedetto derby. Ci sarà da soffrire, ma il Gualdo è forte e vincerà!”
Nel 2006, dopo tutte le vicissitudini ben note, Turchi fu vicino a vestire la maglia del Gubbio. “E’ vero, il Gualdo non si era iscritto e mi arrivò una telefonata da Gubbio. Non me la sono sentita di prendere quella direzione, in quel momento lì sarebbe stato un tradimento ed un colpo basso per tutta la gente di Gualdo e anche per me, che avevo messo le mie radici in città oramai”.
Siamo consapevoli che di giocatori e di persone come Juan è difficile trovarne in giro. Quello che Re Juan ha lasciato a Gualdo è indelebile. 3543 giorni dopo, non sarà difficile immaginarsi di nuovo quel gol che consegnò Re Juan alla storia del calcio gualdese.
Di più da Redazione Gualdo Sport
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